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Studio dentistico
Dott. Lucio Bruno Magnano

MEDICO - CHIRURGO ODONTOIATRA

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Protesi

La protesi in campo odontoiatrico è un campo molto vasto, cercare di entrare nei dettagli è molto difficile proprio perché si potrebbero scrivere dei libri su ogni argomento. Cercherò di sintetizzare suddividendo almeno nei concetti generali e semplificando le varie tipologie.

Protesi mobile

Sono quel tipo di protesi che per una grande perdita di denti cerca di riabilitare la funzione e l’estetica dell’apparato dentale. Come dice la specificazione è una protesi che il paziente toglie e mette; la stabilità è data da ganci se ci sono denti come ancoraggio, oppure se non ci sono denti (edentulia) la protesi rimane fissa in bocca con un principio di ventosa. Tutto dipende, in questo caso, dalla qualità e della qualità del supporto osseo sul quale appunto, si deve appoggiare la protesi.

Esistono delle terminologie specifiche per definire le protesi mobili:

  • protesi totale - in caso di edentulia, viene costruita in materiale plastico (resina)
  • protesi parziale - ci sono ancora denti, viene tenuta in posizione da ganci in filo di acciaio ed è costruita in resina
  • protesi scheletrita - ci sono ancora denti, ma a differenza della parziale, la parte strutturale è costruita in lega metallica specifica ed è un corpo unico con i ganci. Viene progettata a seconda del caso, quindi la disposizione dei ganci sugli ancoraggi dentali e la forma degli stessi è data dalla anatomia e disposizione dei denti rimasti.
  • protesi combinata - è formata da una parte mobile, generalmente scheletrata, che si unisce ad una parte fissa tramite degli attacchi intraprotesici. Questa possibilità dà al paziente di evitare inestetismi dei ganci ed anche a creare una maggior fissità della parte mobile.

Protesi fissa

Con questo termine molto generico ci si vuol riferire a tutte quelle riabilitazioni orali che innanzi tutto non si possono togliere dalla bocca e dove vengono usati i propri denti come appoggio o ancoraggio. Logicamente ne esistono di diverse tipologie e metodiche, sia per ovviare a problematiche orali, sia per permettere al paziente di poter mantenere il più possibile la stabilità e il maggior confort di qualcosa di stabile nella propria bocca.

  • ponte - è la protesi fissa più comune dove vengono usati dei denti come pilastro. Questi ultimi vengono ridotti (limitati) di circa 1,2 mm per permettere alle corone di ancoraggio di non interferire con la masticazione rialzandola.
  • ponte Maryland - con questo tipo di protesi non vengono “limitati” i denti ma tramite una barra di connessione i denti mancanti vengono incollati ai pilastri con un sistem adesivo. È valida per settori anteriori ed inferiori, in casi di agenesia, oppure come protesi temporanea.
  • protesi Telescopica - si basa sul principio del parallelismo. I denti vengono ridotti e ricoperti da corone metalliche sottilissime sopra le quali vengono montate altre corone estetiche
  • protesi Implantare - con l’avvento dell’implantologia si è dovuto studiare vari tipologie protesiche adeguate a questa nuova branca della chirurgia orale
  • ceramiche Integrali - altamente e prevalentemente estetica, non ha supporto metallico. Si esegue nei settori anteriori o zone del sorriso.

I materiali per la costruzione di questi tipi di protesi sono diversi. Dobbiamo dividere subito la parte strutturale dalla parte estetica per non creare confusione quando parliamo dei vari componenti. Infatti in tutte le protesi fisse esiste una parte interna che dà estetica. Per i materiali strutturali si usano metalli miscelati fra loro (leghe) in modo da associarne le proprietà di lavorazione e resistenza. Quindi si può parlare di “leghe auree” o di “leghe semi-preziose”. Le prime hanno come principale componente l’oro, poi il platino, il palladio ed altri minori; nelle seconde il principale componente è il palladio. Inoltre queste leghe differiscono a seconda della temperatura di fusione alla quale devono essere sottoposte per la creazione del manufatto.

La parte estetica invece può essere costruita con la ceramica/porcellana oppure con resina composita. La porcellana è senza ombra di dubbio il miglior materiale in assoluto in quanto ci dà garanzie di compatibilità con i tessuti orali, resistenza, estetica integrale, non cambia colore nel tempo e permette una gamma di colorazioni più vasta. La resina presenta diverse caratteristiche valide in quanto è più plastica e permette l’esecuzione di lavorazioni che abbisognano di questa proprietà, è più lavorabile ed è meno costosa.

Prima e Dopo
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Dott. Magnano Lucio Bruno

Dott. Lucio Bruno Magnano

MEDICO - CHIRURGO ODONTOIATRA

Laureato in medicina e chirurgia all'Università di Bologna nel 2000, consegue la specializzazione in Odontostomatologia nel 2004 collaborando, nel contempo, presso diversi studi odontoiatrici. Corsi di specializzazione biennale in protesi dentaria, parodontologia ed implantologia. Corsi di perfezionamento biennali in tecniche di chirurgia ed implantologia avanzata a Roma. Corso di protesi su impianti e denti naturali a Roma. Corsi annuali di perfezionamento dell'ANDI.

Il Dott. LUCIO BRUNO MAGNANO opera anche presso gli studi:
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Via Bezzecca 8/A

VERONA: Dott.ssa BARCA LOREDANA
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